Arbitri !!!! Mmmmm . . . . . . .

La Sicilia non porta bene alla Tubisider Cosenza. In società non ci si nasconde dietro ad un dito, perché il demerito da parte della formazione allenata da Francesco Manna, c’è stato. Ma è altrettanto vero che non sempre gli arbitraggi sono stati equi. Questo non vuole dire che le sconfitte siano state determinate dai direttori di gara, ma indubbiamente infastidisce che la squadra calabrese non abbia il rispetto che merita, da parte del settore arbitrale. L’impressione è che la Tubisider sia trattata da matricola, soprattutto quando gioca in trasferta e che in alcune vasche particolarmente”calde” certi condizionamenti ambientali finiscano per avere un peso non indifferente. La partita di sabato scorso persa contro il Waterclub Catania è emblematica. Come è possibile che ad una squadra come la Tubisider, che tiene testa ai padroni di casa e che chiude i primi tre parziali su risultato di parità, vengano fischiati solo due falli a favore e ben nove contrari? Forse perché ad una neopromossa non si debba dare la giusta considerazione? La Tubisider merita rispetto e quindi giustizia nella valutazione dei falli a favore e contro. Quesiti ai quali, chi di competenza, deve dare risposte precise. La società del presidente Manna non chiede privilegi assolutamente, ma non ci sta neanche ad essere penalizzata, chiede la cosa più semplice che nello sport si possa chiedere, equità nella valutazione dei falli. La squadra assorbita la battuta di arresto, si è rituffata nella preparazione della gara col Cus Palermo, in programma Sabato 31 Marzo (inizio ore 13,30) nella piscina comunale di Cosenza. Un vero e proprio scontro salvezza, che potrebbe rappresentare una svolta nel campionato di una compagine, che a parte qualche incidente di percorso, si è ben comportata per essere una neopromossa. Bisognerà avere il giusto approccio alla gara, come è successo a Catania, ritrovare quella condizione fisica, determinante finora e giocare con intensità dall’inizio alla fine. E’ importante questa volta più che mai, la presenza sulla tribuna della piscina olimpionica, di quel pubblico che nei momenti di difficoltà ha saputo spingere i propri beniamini verso il successo.
                                                                                         A.Stagliano