Finale Naz. U15 femminile Classifica

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9 lug 2012

Under 17 Femminile Un risultato prestigioso



Torna con un meritato terzo posto dalle Finali Nazionali Under 17 femminili, disputatisi a Frosinone, la Tubisider Cosenza Pallanuoto. Un risultato prestigioso quello ottenuto dal “sette” guidato da Andrea Posterivo, che conferma ulteriormente la crescita della pallanuoto calabrese femminile. Non era certamente tra le favorite per un posto al sole, la compagine cosentina, eppure è riuscita a colpire nelle partite importanti, quelle che valevano un obiettivo. Nella finale per il terzo e quarto posto, la Tubisider Cosenza Pallanuoto ha superato per 9-7 la Cavalieri Prato, prendendosi una bella rivincita, dopo la sconfitta subita nel girone di qualificazione. Una partita combattuta che il “setterosa” cosentino ha fatto sua in virtù delle prime due frazioni di gioco, chiuse in proprio favore per 3-1 e 2-0. La Cavalieri Prato, pur subendo il colpo, non si è data per vinta cercando il recupero nelle rimanenti due frazioni, cosa riuscita in parte quando ha chiuso sul 4-2 in proprio favore il terzo parziale. La Tubisider Cosenza Pallanuoto ha avuto il grande merito di non scomporsi e di controllare le avversarie, mantenendo il +2 di vantaggio fino al suono finale della sirena. Un risultato che premia i sacrifici ed il lavoro dell’intera società, unica realtà calabrese in questa disciplina, che molto ha investito in questo settore e vedendone i risultati, con la vittoria del titolo italiano nella categoria under 15 nella passata stagione e sfiorando la promozione in A2 quest’anno.
Tubisider Cosenza Pallanuoto – Cavalieri Prato 9-7 (3-1,2-0.2-4,2-2)
Tubisider Cosenza Pallanuoto:Nigro, Citino(3), Presta, De Cuia(2), Rogondino, Santoro, Bonaparte, Diacovo, Sesti(1), Polillo, Osnato, Garritano(3), Greco. Allenatore: Andrea Posterivo.
Cavalieri Prato:Ciaimo, Dainelli, Zanieri(1), Gesualdi, Agostino, Calamai, Galardi(3), Cerbai, Albiani, Fedeli, Franco, Roccabianca(1), Beffa(2). Allenatore: Giacomo Grassi.
Arbitro: signor Giovanni Lo Dico di Palermo.
                                                                                                     A. Stagliano

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